Partita nuova… vita nuova: il Delfino si prepara alla prossima sfida

Partita nuova… vita nuova. Funziona così, perciò al Pescara tocca buttarsi alle spalle il fardello della beffarda sconfitta di Perugia e ricominciare a tessera la tela, come faceva Penelope in attesa del suo Ulisse, dove l’Ulisse sta per una posizione consolidata in zona play off. “Dire che sono ancora arrabbiato per la sconfitta del “Curi” è un eufemismo – ammette Zauri – a dire il vero sono… molto di più che arrabbiato, perché è stato un peccato mortale buttare via il risultato dopo una prestazione tanto interessante. Ma quando perdi c’è poco da essere soddisfatto della prova, nel calcio vince chi fa gol, quindi ce ne siamo andati a casa in silenzio. Sono stati fatti errori che non sono da noi, abbiamo creato ma non finalizzato, è mancato qualcosa, magari un pizzico di cattiveria in più… Colpa nostra, ma di certo non mancano i meriti del Perugia”. Così, il pragmatico tecnico biancazzurro, Luciano Zauri, commenta la recente sconfitta dei suoi. Ma, in ogni caso, ha già resettato tutto, d’altronde il suo motto è quello di vivere alla giornata. Il mister, che ha un curriculum importante da giocatore, sta cercando di trasferire le sue competenze anche alla nuova professione da allenatore, perciò precisa: “Giocare bene significa creare molte occasione e, se ci si riesce, la maggior parte delle volte si vince. Perciò noi proseguiamo con questa idea di calcio, che poi è prerogativa della piazza da parecchi anni. Naturalmente siamo consapevoli che una partita di calcio è fatta di due fasi, quindi in campo bisogna proporre molto, ma anche fare attenzione alla fase difensiva”. Di certo, il livello di allerta in casa Pescara è alto, alla vigilia della partita dell’Adriatico (ore 15,00), quando scenderanno in campo due squadre quasi appaiate in classifica: “Sia noi che il Venezia abbiamo i punti che meritiamo – precisa ancora l’allenatore biancazzurro – noi qualcuno in più (3, ndc) ma in questo momento della stagione è un vantaggio che conta poco. Da parte nostra massimo rispetto per il prossimo avversario, una squadra che ha un sistema di gioco consolidato con il trequartista e due punte, che costruisce dal basso e sa sempre cosa fare in campo. Quindi, dovremo stare attenti a non concedere situazioni che possano penalizzarci, ma al netto di ciò abbiamo contezza delle nostre armi e sappiamo come e quando provare a fare male ai prossimi avversari”. La formazione? “L’idea è quella di mantenere il più possibile l’undici utilizzato contro il Perugia”. Il portiere Kastrati è recuperato, dopo essere stato a riposo precauzionale per un fastidio al piede. Out, invece, Palmiero, Campagnaro, Drudi e di Grazia. Assenze pesanti, ma l’organico del Pescara è profondo e saprà sopperire. L’obiettivo è la vittoria per riprendere la marcia verso le posizioni privilegiate della graduatoria, ma… è presto per parlare di ambizioni di serie A. Zauri in carriera (da calciatore) ne ha viste di tutte e di più, quindi sicuramente non soffre di vertigini, ma in questi casi la prudenza è d’obbligo, perciò mantiene un profilo basso. “E’ prematuro parlare di obiettivi, noi andiamo per step, quindi… pensiamo al Venezia. Giochiamo in casa e sarà fondamentale l’appoggio del nostro pubblico. Ai tifosi chiediamo di rimanere al nostro fianco, come hanno sempre fatto. E’ naturale che quando conquistiamo una vittoria siano contenti, ma i primi a essere delusi quando perdiamo siamo noi.” A seguire, Zauri mostra anche grande maturità nel soffermarsi sulla contingenza del momento, senza andare troppo oltre, cioè senza svisare sul mercato che, volenti o nolenti, è già un argomento all’ordine del giorno. “Io, come allenatore, mi sento costantemente in discussione, quindi so che la mia unica forza possono essere i risultati, di conseguenza la mia priorità è quella, come si suol dire, di mangiare il panettone. Non posso pensare al mercato di gennaio, piuttosto devo vivere con la massima concentrazione possibile questa fase interlocutoria del campionato dove siamo sì vicini alla vetta, ma anche a poca distanza dalla zona a rischio. Insomma, adesso servono fatti e non chiacchiere. Quella contro il Venezia – conclude – sarà una gara difficile in cui avremo bisogno anche del contributo del pubblico e non ho dubbi che ci sarà. Viviamo alla giornata e speriamo che… sia un bel sabato”.