Palermo Pescara 1 – 1

Il Pescara per Natale si regala un solo punto, ma per come è arrivato i ragazzi di Mister Oddo possono vedere un bicchiere mezzo pieno in attesa della ripresa del campionato che avverrà il 30 dicembre con i primi allenamenti in vista della gara contro la Fiorentina in programma Domenica 8 gennaio con inizio ore 15:00 allo Stadio Adriatico “Giovanni Cornacchia” Pronti via e il Pescara si ritrova nel catino del Barbera con oltre 20 mila presenze e con la solita paura mostrata nelle ultime uscite, il tecnico Massimo Oddo comprende la delicatezza mentale dei ragazzi e prova con una difesa a 5, più abbottonati, più combattivi, e per la prima mezz’ora la partita appare non spettacolare ma in perfetto equilibrio. Equilibrio che si rompe alla mezz’ora quando Diamanti innesca un guizzo bello e vincente dello svedese Quaison. Pescara in ginocchio. Si va negli spogliatoi e alla ripresa ecco il Pescara, si quello spregiudicato, propositivo, ammirato dalla critica nonostante l’ultima posizione in classifica, certo, non con lo smalto dei vecchi tempi ma barlumi di vitalità importanti per il morale della truppa. Se ne accorge il Palermo e gli oltre 20 mila palermitani, che subisce il cambio di modulo dei biancazzurri e le forze fresche in campo ed inizia ad aver paura, iniziano a farsi sentire anche i 35 temerari giunti da Pescara, un segnale forte, importante, e il Pescara finalmente torna a giocare ma soprattutto ad aver coraggio. La partita si accende fino alle fasi finali quando il Pescara si getta con il cuore oltre l’ostacolo provando più volte a raggiungere il pari, che arriva meritatamente con il gol di Michele Fornasier. Era il 44′ esimo e l’arbitro annulla per fuorigioco. Sembra essere la fine ma invece il Pescara non demorde, continua a giocare, mette pressione all’avversario, lo induce all’errore, i rosanero soccombono quando un guizzante Gianluca Caprari punta la porta palla al piede e l’unica soluzione per fermarlo è mettersi di traverso sulla sua traiettoria, cade Gianluca in area di rigore e le 35 bandierine biancoblù sembrano infiammarsi al cospetto di un assordante Barbera. Cristiano Biraghi, è lui l’Uomo dai nervi d’acciaio “datemi la palla la sfondo” le sue ultime parole prima di dirigersi verso quel muro di fischi, prima di calciare il suo primo rigore, prima di segnare il suo primo gol nella Serie A Italiana. Rincorsa, finta spavalda come il Dna biancazzurro richiede e il gol. In seguito registriamo la bella corsa verso il mister, l’abbraccio, una panchina intera con a capo Fiorillo che si alza, le 35 bandierine sventolare a più non posso nel silenzio del Barbera. Non è finita, nel finale di partita il Pescara continua a spingere e con il capitano Ledian Memushaj si ritrova un’altra occasione, ma Posavec in grande spolvero si supera e nega la gioia del colpaccio. Bisogna ripartire da quel finale le dichiarazioni un po’ di tutti al temine della gara, un finale bello e combattivo e che rappresenta l’unica ricetta percorribile dal Pescara per cercare di raggiungere la salvezza. Si perchè i biancazzurri a quella salvezza continuano a crederci. #FinoAllaFine
  • Nota negativa l’infortunio di Norbert Gyomber, che a seguito di un duro scontro di gioco è costretto a lasciare il campo molto dolorante. Lo staff sanitario biancazzurro lascerà passare 24/48 ore per poi sottoporre il calciatore a esami strumentali e valutare la situazione.